In calcio d’angolo si evita l’escalation nei Balcani occidentali per la guerra delle targhe tra Serbia e Kosovo che trovano un accordo.
L’Ue ha portato sul tavolo un accordo per Belgrado e Pristina ed evitare una pericolosa escalation nei Balcani occidentali. La proposta di Bruxelles evita nuove escalation per la questione della guerra delle targhe sviluppatasi negli ultimi mesi. Dopo tre lunghi giorni di negoziati arriva l’accordo nella notte che pone fine alle tensioni tra Serbia e Kosovo su questo fronte.
La mediazione tra i due paesi gestita da Miroslav Lajack insieme all’alto rappresentante dell’Ue Borrell ha portato all’accordo che evita un’ulteriore escalation e punta a normalizzare le relazioni tra i due paesi. L’accordo prevede che la Serbia non emetterà nuove targhe con le denominazioni delle città del Kosovo, ed il Kosovo farà cessare qualsiasi ulteriore azione relativa alla nuova registrazione di veicoli.
Soddisfazione di Bruxelles
L’Ue ha precisato che in caso di ostruzione da parte di una delle due Parti, l’Ue porrà termine al processo di mediazione e normalizzazione dei rapporti che Borrell e Lajcak si impegnano facilitare. L’alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell ha espresso su Twitter la sua soddisfazione. “Abbiamo un accordo! Sono molto lieto di annunciare che i capi negoziatori di Kosovo e Serbia con la mediazione dell’Ue hanno concordato misure per evitare un’ulteriore escalation e concentrarsi completamente sulla proposta sulla normalizzazione delle loro relazioni.”
Il capo negoziatore serbo ha confermato che il premier kosovaro Kurti ha accettato tutto quello che prima era stato respinto. “Con questo accordo abbiamo preservato la pace, difendendo il nostro popolo nel nord del Kosovo”, ha osservato Petkovic, che è capo dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo aggiungendo che le targhe serbe restano valide.
Ora però la Serbia non potrà più rilasciare targhe ai kosovari serbi. Per Besnik Bisljimi, il capo negoziatore kosovaro, dopo l’intesa “bisogna continuare a negoziare sulla proposta della Ue, appoggiata da Germania e Francia, sulla piena normalizzazione dei rapporti” fra le due parti. La presidente del Kosovo Vjosa Osmani, da parte sua, ha ringraziato l’ambasciatore americano a Pristina Jeff Hovenier e l’amministrazione Usa “per la loro attiva partecipazione nel raggiungimento dell’accordo a Bruxelles”.